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Kalevala, l'epopea nazionale finlandese

Simbolo dell'identità culturale finlandese, presenza costante nel panorama artistico della Finlandia

Elias Lönnrot

L'epopea nazionale finlandese, uno dei classici della letteratura mondiale, nasce nel Kainuu dal lavoro di raccolta di Elias Lönnrot che opera come medico a Kajaani dal 1833 al 1853. Lönnrot, appassionato di folclore, trascrive il materiale orale che apprende durante i viaggi di lavoro e che sarà poi la base del suo Kalevala.

La maggior parte della poesia popolare cantata presente nell'epopea finnica proviene dalla Carelia del Mar Bianco (Russia), in particolare dalla parrocchia di Vuokkiniemi, luogo in cui per secoli la cultura indigena locale ha vissuto in armonia con l'ambiente circostante e in cui la poesia epica orale è riuscita a sopravvivere anche quando in Finlandia era quasi del tutto scomparsa. Essendo il dialetto della Carelia del Mar Bianco molto simile al finlandese, Lönnrot non ha grossi problemi a capire ciò che gli viene cantato.

Elias Lönnrot (1802-1884)

Il lavoro intellettuale di Elias Lönnrot ha fortemente influenzato la nascita della Finlandia come nazione.

Insieme a Mikael Agricola, Lönnrot è considerato il padre della lingua finlandese scritta. Oltre a essere lo scrittore del Kalevala, Elias Lönnrot è anche poeta, dottore e autore di pubblicazioni scientifiche, riformatore linguistico, scrittore di dizionari ed editore della prima rivista in finlandese.

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Kylämaisema

La raccolta di poesia popolare cantata

L'entusiasmo di Elias Lönnrot per la tradizione popolare e il suo lavoro di raccolta non sono fenomeni isolati ma si collocano all'interno del clima culturale ottocentesco influenzato da Romanticismo e nazionalismo.

Nel suo Stimmen der Völker in ihren Liedern («La voce dei popoli nelle loro canzoni», 1778-1779), il tedesco Johan Gottfried Herder incoraggia la raccolta del folclore in tutta Europa, affermando che la storia dei popoli e il loro intimo essere si rispecchiano al meglio proprio nella tradizione popolare orale ancora in vita. Lönnrot non è l'unico finlandese del suo tempo a seguire questa corrente e a ricercare qualcosa di primitivo e genuino nella poesia popolare cantata.

Kantele

L'idea di creare un'epopea prende forma nella mente di Lönnrot successivamente. In un primo momento, per documentare i frutti della sua raccolta utilizza il modello fornito da Sakari Topelius "Il Vecchio": inizia, dunque, a pubblicare il materiale in dei taccuini che intitola Kantele taikka Suomen Kansan sekä Vanhoja että Nykyisempiä Runoja ja Lauluja Kantele, ossia poesie e canzoni del passato e del presente del popolo finlandese»).

Grazie a Topelius, Lönnrot viene a sapere della fama della Carelia del Mar Bianco come terra dei canti e da allora punta a raggiungerla. Pubblica quattro taccuini Kantele (estate 1829, novembre 1829, 1830 e aprile 1831) che contengono le poesie cantate raccolte, senza grandi modifiche ai contenuti. Un quinto taccuino è pronto per la stampa ma Lönnrot ha altri piani...

Kantele
Sikermä-Kalevala

Un insieme di Kalevala

Lönnrot scrive 5 Kalevala, i primi due dei quali sono propedeutici alla stesura del Kalevala. Il Professor Lauri Honko ha denominato il primo Kalevala Sikermä-Kalevala («Insieme di Kalevala», 1833) perché si compone di tre raccolte di poesie ridotte: Lemminkäinen (825 versi), Väinämöinen (1 867 versi) e gli inni di Naimakansa con tanto di canti matrimoniali della Carelia del Mar Bianco (499 versi).  Sulla base del Sikermä-Kalevala Lönnrot sviluppa il Kalevala vero e proprio. Il Sikermä-Kalevala viene pubblicato per la prima volta da Juminkeko in finlandese con testo a fronte in russo.

Raccolta poetica su Väinämöinen

Dopo il quarto viaggio di raccolta poesie, Lönnrot ha l'idea di comporre un'epopea sulla base del materiale acquisito. Ne parla in una lettera all'amico Henrik Cajander: "In inverno mi fermerò comunque nel governorato di Arcangelo e non smetterò di raccogliere poesie finché non ne avrò la metà di quelle di Omero."

Nel novembre 1833 nasce il manoscritto dell'epopea che Lönnrot chiama Runokokous Väinämöisestä («Raccolta poetica su Väinämöinen»), ma che più tardi prenderà il nome di Alku-Kalevala («Primo Kalevala»). Questa versione contiene 5 052 versi. Lönnrot vuole pubblicarla nel 1834 ma la ritira dalla stampa dopo aver appreso altri canti dal cantore Arhippa Perttunen durante il suo quinto viaggio di raccolta.

Secondo il ricercatore russo V. Gordlevski, Runokokous Väinämöisestä è un Kalevala ridotto in cui ci sono Pohjola ma non Kalevala, la sorella di Joukahainen non si chiama ancora Aino e il Sampo appare come Sampu, il mondo nasce dall'uovo caduto dal ginocchio di Väinämöinen, non di Ilmatar.

Runokokous Väinämöisestä appare in versione ridotta nel 1928; nel 2004 Juminkeko pubblica una versione bilingue, finlandese con testo a fronte in russo

Trovi il Sikermä-Kalevala e l'Alku-Kalevala nel nostro negozio online.

Runokokous Väinämöisestä
Kalevala

Il Vecchio Kalevala

Il primo Kalevala pubblicato da Lönnrot (1835) è Kalewala taikka Wanhoja Karjalan Runoja Suomen kansan muinosista ajoista («Kalevala, ossia gli antichi canti del popolo finlandese e careliano dei tempi antichi»), più tardi chiamato semplicemente Vecchio Kalevala. Basato sui canti raccolti da Lönnrot e dai suoi predecessori, il Vecchio Kalevala contiene 32 runi, ossia 12 078 versi, il doppio rispetto all'Alku-Kalevala. Durante la compilazione di quest'opera Lönnrot ha a disposizione oltre 40 000 versi.

Ben presto il Kalevala diventa un simbolo nazionale. La prima traduzione, in svedese, viene fatta da M. A. Castrén nel 1841. A livello internazionale, il Kalevala si afferma quando Jacob Grimm lo presenta all'Accademia di Berlino come una delle opere letterarie più significative al mondo.

Il Nuovo Kalevala

L'idea di ampliare l'epopea nasce già dopo la pubblicazione del Vecchio Kalevala che, come si legge nella prefazione, Lönnrot considera opera incompleta. Al dottore viene concesso un periodo d'aspettativa per compilare la nuova versione pubblicata nel 1849 e conosciuta come Nuovo Kalevala. Lönnrot utilizza soprattutto il materiale poetico raccolto dai colleghi.

Sebbene il Kalevala si basi sulla poesia popolare cantata, è comunque la creazione di Elias Lönnrot: egli unisce sapientemente poesie e personaggi popolari dando vita a un mondo mitico e poetico unitario che include epica, lirica e incantesimi.

Il Nuovo Kalevala contiene 22 795 versi, 50 runi, quasi il doppio rispetto alla versione precedente.

Il Kalevala è l'opera finlandese più tradotta al mondo. È stato tradotto in oltre 60 lingue.

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Koulu-Kalevalan etusivu

Il Kalevala per la scuola

Il Kalevala con i suoi lunghi incantesimi è una lettura piuttosto difficile, soprattutto per i più giovani. Ecco che Lönnrot scrive una versione semplificata e ridotta per le scuole. Questa versione pubblicata nel 1862 e conosciuta come Koulu-Kalevala («Kalevala per la scuola») contiene 9732 versi. La storia non è stata modificata.

Diverse generazioni di finlandesi si sono ritrovate a imparare a memoria i versi del Koulu-Kalevala, il che ha suscitato in molti un'antipatia verso l'epopea finlandese. Fortunatamente oggi è possibile conoscere il Kalevala in forme e modi diversi, più interessanti e adatti ai ragazzi.

Kanteletar

Nel 1840 Lönnrot dà alla luce il Kanteletar, una raccolta poetica lirica che si colloca a fianco del Kalevala. Dal punto di vista geografico, la base del Kanteletar è più ampia rispetto a quella dell'epopea finlandese. Oltre alla Carelia del Mar Bianco, Lönnrot cita infatti Lieksa, Ilomantsi, Kitee, Tohmajärvi, Sortavala, Jaakkima e Kurkijoki.

La cantrice più  importante del Kanteletar è Mateli Kuivalatar da Ilomantsi. Sebbene contenga diversi canti di Arhippa Perttunen, il Kanteletar è considerato una raccolta femminile.

Kanteletar

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