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Vepsi

I vepsi sono una popolazione ugrofinnica affine ai finlandesi e stanziata in prossimità dei laghi Onega e Ladoga (Repubblica di Carelia), nell'Oblast' di Leningrado e in quello di Vologda. Il vepso è la più antica delle lingue baltofinniche e vicina al finlandese arcaico

Vepsän kirkko

Vepsi nel mondo

Le cronache russe dell'800 raccontano di come vepsi, russi e balcari abbiano dato vita al Regno di Russia. I vepsi sono descritti come abili mercanti stanziati alla confluenza dei grandi fiumi. Ben presto, però, spariscono dalle mappe e dai documenti, fin quando i russi non iniziano a chiamare tutti i popoli baltofinni ciudi. Negli anni '20 del XIX secolo il linguista A. J. Sjögren riscopre finalmente "il popolo vepso".

Sebbene i vepsi siano oggi una minoranza, il loro apporto alla storia, alla cultura e all'architettura mondiali è enorme, si pensi solo alle chiese di Kiži.

Il vepso scritto

Il vepso scritto nasce dopo la Rivoluzione russa quando s'iniziano a pubblicare riviste, testi scolastici e letterari in vepso. Negli anni delle persecuzioni di Stalin tutte le pubblicazioni in vepso vengono bruciate. Solo dopo la perestroika, negli anni '80, si riprende a scrivere in vepso; i patrioti stampano il primo abbecedario vepso, sebbene ancora in cirillico, e le intellettuali vepse creano ufficialmente un vepso scritto utilizzando l'alfabeto latino che meglio si addice alla pronuncia di questa lingua. Inizia l'ascesa della letteratura vepsa.

Vepsän kulttuurivuosi 1992
Nina Zaitseva

Vepsi famosi

Nina Zaitseva, linguista, traduttrice e poetessa, è tra quelle personalità che dopo la perestroika riformano il vepso. Considerata spesso la madre del vepso scritto, Nina è la direttrice del dipartimento linguistico di storie e letteratura al Centro Linguistico e Scientifico di Carelia. Ha fondato la Società culturale vepsa e il giornale vepso Kodima, facendo a lungo da caporedattrice. Oltre ad aver tradotto numerosi libri di testo, dizionari e raccolte di poesie, Nina ha tradotto in vepso il Nuovo Testamento (2006) e altri libri della Bibbia. Nel 2012 ha pubblicato l'epopea vepsa Virantannaz, basata sulla mitologia e la poesia popolare vepse, e nel 2021 ha tradotto il Kalevala in vepso.

Vepsi famosi

Cofondatrice della Società culturale vepsa della quale è stata a lungo presidentessa, Zinaida Strogalshtshikova ha avuto un ruolo centrale nella creazione dell'identità vepsa. La sua ricerca sulla storia dei vepsi è stata la base su cui si è sviluppata la coscienza dei vepsi come popolo. Ha lavorato all'ufficio presidenziale della Repubblica di Carelia e alle Nazioni Unite come Rappresentante delle minoranze nazionali. Zinaida può essere considerata la più alta rappresentante dei vepsi a livello nazionale e internazionale.

Zinaida Strogalstchikova
Rurik Lonin

Vepsi famosi

Il folclorista vepso Rürik Lonin (1930 - 2009) inizia a raccogliere il materiale folcloristico dei vepsi dell'Onega prima della perestroika e del glasnost. Fonda il museo vepso di Soutajärvi (1967) che oggi porta il suo nome. Lavora come Direttore del museo fino al 2001. Negli anni '80 insegna il vepso ai bambini e lavora come insegnante di vepso nella scuola di Soutajärvi. Ha scritto diversi libri e ha fatto parte del coro vepso folcloristico di Soutajärvi. È considerato una delle personalità vepse più importanti del suo tempo.

Leggi le memorie di Rürik Lonin online.

Vepsi famosi

Originario dell'Oblast' di Ladoga, Anatoli Petuhov (2.11.1934 - 30.8.2016), è forse lo scrittore vepso più famoso e, già ai tempi dell'Unione Sovietica, era considerato uno degli scrittori più importanti di tutta la Russia. Scriveva in russo sullo stile di vita dei vepsi. Ha vinto diversi premi per il suo lavoro letterario. Ha partecipato alla prima Conferenza mondiale degli scrittori vepsi a Juminkeko (2002). La seconda Conferenza mondiale ha avuto luogo nella sua città d'origine, nell'Oblast' di Ladoga.

In foto: Anatolii Petuhov (a sinistra) e Markku Nieminen

Anatolii Petuhov ja Markku Nieminen
Nikolai Abramov

Vepsi famosi

Il poeta Nikolai Abramov (24.1.1961- 23.1.2016) è divenuto ben presto un classico della letteratura vepsa. Scrive la prima opera letteraria in vepso, la raccolta poetica Koumekümne koume (1994). Pubblica altri libri di poesie e lavora come giornalista per il giornale vepso Kodima. Le sue poesie sono state tradotte in altre lingue e lui stesso ha tradotto poesie russe in vepso. Negli ultimi anni di vita ha fatto il fotografo e lavorato come attore in alcuni documentari vepsi.

Vepsi famosi

Raisa Lardot nasce nel villaggio di Šoksu, tra i vepsi dell'Onega, ma si trasferisce in Finlandia con la famiglia durante la guerra (anni '40). Inizia la carriera letteraria negli anni '70 e scrive Ripaskalinnut, in cui racconta della sua infanzia vepsa. Nelle sue opere tratta temi che hanno a che fare con l'immigrazione e con l'identità vepsa.

Raisa Lardot
Taulu

Anno della cultura vepsa a Juminkeko

Ogni 10 anni Juminkeko organizza l'anno della cultura vepsa (1992, 2002, 2012). In collaborazione con le associazioni culturali vepse e gli amici di Carelia, Onega e Ladoga, Juminkeko ha pubblicato diversi libri in vepso, organizzato spedizioni di ricerca e organizzato esibizioni a tema, seminari e feste.

Nel 2022 Juminkeko organizzerà molteplici eventi in Finlandia e in Carelia in collaborazione con la Società di cultura vepsa (Petrozavodsk) e le associazioni culturali careliani. L'evento principale del 2022 è la traduzione del Kalevala in vepso (traduttrice: Nina Zaitseva).

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